Nell’incantevole quartiere di Playa de San Juan ad Alicante, Daikichi Beach custodisce l’essenza dell’arte culinaria giapponese, offrendone un’elegante interpretazione kaiseki. Qui, ogni piatto è una composizione armoniosa che celebra il ritmo delle stagioni e l’impeccabile dedizione dello chef, rivelando sapori profondi e sfumature sottili. L’atmosfera avvolge gli ospiti in un’eleganza disinvolta, dove raffinatezza e intimità convivono con naturalezza, invitando a un’esperienza di quieta contemplazione gastronomica.
Lo Chef di Daikichi Beach ha mosso i primi passi in cucina nel suo paese, al Kourimbo, per poi volare negli Stati Uniti e guidare la brigata del Takecho Seiketsu, parte del rinomato gruppo Tesigotoya. Tornato in Giappone, ha firmato l’apertura di Shunsai Narumi e Nanami a Tokyo, prima di approdare a Taiwan al Tsu-kiyoiwa, tempio del kaiseki specializzato in granchio. Dal 2022 è alla guida del Daikichi Beach. Nel 2023 ha conquistato l’ITAMAE Balfegó a Madrid, la più prestigiosa competizione di sushi per chef professionisti in Spagna.
Aperto nel 2019, IYO Omakase è il primo banco tradizionale giapponese di Milano. Un solo menu, un solo grande banco, per soli sette ospiti. Seduti al bancone, ci si affida allo chef – questo il vero significato di omakase – per scoprire, direttamente dalle sue mani, la tradizione Edomae-zushi, un insieme di rituali che identifica il sushi nello stile Edo, l’antico nome di Tokyo. A completare la cucina, i pairing non convenzionali creati dalla Sommelier Vanessa Simini, attingendo dalla cantina di oltre 700 referenze, con un’ampia selezione di sake, vini italiani, europei e dal mondo.
Lo Chef di IYO Omakase comincia a lavorare molto presto, nei ristoranti della prefettura di Yamanashi. Di giorno è garzone di cucina e spia il mestiere dei maestri del sushi; la sera replica i medesimi gesti col pesce che acquista al mercato. Nel 2001 si trasferisce a Milano e, dopo alcune esperienze nelle migliori insegne giapponesi in Italia, nel 2019 diventa Chef di IYO Omakase. Di tradizione Edomae-zushi, la scuola più antica e rigorosa, nel suo moto instancabile e stakanovista, non perde mai di vista un obiettivo: realizzare specialità prima di tutto buone e poi belle.
La Sommelier di IYO Omakase, dopo gli studi in lingue straniere, segue la sua passione per la ristorazione. Da sempre appassionata di cultura giapponese, dopo diverse esperienze in ristoranti fine dining, nel 2022 risponde senza esitazione alla chiamata di Claudio Liu per entrare da IYO Omakase. Diplomata AIS ha conseguito anche la qualifica di sommelier alla Sake Sommelier Association. La sua abile capacità di abbinamento si esprime in pairing alla scoperta delle varie declinazioni del sake, dai classici più conosciuti ai sake non filtrati o affinati in botte, ma anche in percorsi non convenzionali, con il vino come protagonista o che alternano vini e sake.